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Dal Medioevo a noi: la Bagna Cauda è servita!

La cucina piemontese ha tanti simboli: il Tomino di Talucco, le Mele di Cavour, i Vini DOC del Pinerolese, il Gofri della Val Chisone e… oh bè, potremmo stare qui per ore ad elencare! Ma, a regnare su tutti questi simboli c’è lei: la Bagna Cauda, Regina indiscussa della cucina piemontese.

Pochi ingredienti e tanto gusto

La Bagna Cauda ha tre ingredienti: olio, aglio ed acciughe. Che poi, vari di zona in zona è un altro discorso. Non esistono proporzioni perfette per questa saporita salsa. C’è chi dice che per ogni invitato ci voglia una testa d’aglio, chi preferisce un solo spicchio. Chi usa le acciughe sotto sale, chi la crema per paura delle lische. Chi aggiunge panna e chi aggiunge latte. Chi la rende cremosa con un po’ di farina… Insomma, fatela come volete, basta che non manchino i tre ingredienti principali! (Tranne se non digerite l’aglio… in quel caso sappiamo anche di chi non ci mette manco quello…).

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Questa salsa calda è una variante del classico pinzimonio delle stagioni più calde ed è perfetta per essere servita con verdure. Ma anche con la carne! Qualsiasi verdura è adatta ad essere condita dalla Bagna Cauda: finocchi crudi, patate al forno, peperoni al forno, topinambur (anche conosciuto con Carciofo di Gerusalemme)… insomma, la fantasia è vostra amica! Ma se non vi va di fare una cena che sembra vegetariana non può mancare la carne cruda! Che sia a fettine o trita, con la Bagna Cauda è la morte sua! Due tipicità piemontesi che si incontrano, per creare qualcosa di unico…

Ma come è nata la Bagna Cauda?!?

È nel Medioevo che per la prima volta la Bagna Cauda appare sulle tavole piemontesi. Sembra infatti che nelle zone di Asti, di Monferrato e delle Langhe si usasse festeggiare l’arrivo del vino nuovo con tante verdure e questa salsa calda! Ma le acciughe? Non ricordiamo allevamenti di acciughe vicino ad Asti… voi?!? Ebbene, il sale costava moltissimo, così gli acciugai andavano fino in Liguria ad acquistarlo, dove costava di meno. Per portarlo in sicurezza in Piemonte, senza che gli venisse rubato, lo nascondevano sotto le acciughe! Queste acciughe seccavano un po’ e diventavano molto più saporite, tuttavia venivano vendute a pochissimo. Erano a tutti gli effetti un ingrediente secondario, adatto alla popolazione più povera!

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Oggi la Bagna Cauda è sinonimo di convivialità! Una preparazione che richiede un pasto lungo, unito a grandi chiacchiere con gli amici. Un mix perfetto per le migliori serate!

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